San Andrés è un’isola distante 700 km dalla costa colombiana, ed è un piccolo paradiso con splendide spiagge bianche e con il mare “dai sette colori” dove vivono pesci colorati e coralli. Nella sua storia San Andrés ha ospitato gli schiavi africani, i coloni europei, i pirati inglesi, i coloni spagnoli, e tutti hanno lasciato tracce della loro cultura.
Evidente è anche l’influenza della cultura jamaicana grazie al via vai del pirata Morgan tra San Andrés e la Jamaica. Da tutto questo nasce la cultura assolutamente peculiare di questa isola: la tradizione “raizal”. Si tratta di un’altra lingua, di un altro modo molto speciale di vedere la vita, di qualcosa che tocca l’anima del visitatore.
Le persone parlano tra di loro in creolo, un misto di dialetti del diciassettesimo secolo inglesi, spagnoli ed africani; la musica combina felicemente reggae, reggaeton, soca, calypso, merengue, salsa e vallenato. Tutti i tipi di musica per tutti i tipi di danza.
Proprio con l’intento di preservare questa cultura, alcuni isolani hanno creato dei parchi eco turistici come il Granja de Job Saas e il Parque West View dove le guide non solo illustrano la bellezza della natura ma anche i valori ed i costumi raizal.